Il Giudizio
Giudizio e critica dovrebbero essere aboliti dal nostro sistema di pensiero.
Quando giudichiamo succedono due cose:
1. perdiamo la nostra energia;
2. creiamo nel mondo schemi di pensiero negativi (che oltretutto ci tornano indietro).
Inoltre: chi pensiamo di essere per poter giudicare gli altri? Noi, che non conosciamo neppure noi stessi, come possiamo pensare di conoscere così bene gli altri per giudicarli? Neanche Dio ci giudica ma ci accetta esattamente così come siamo 😊
Accettiamo quindi gli altri e non critichiamoli perché noi non siamo certo migliori.
Ognuno di noi, in base alle esperienze della vita attuale e delle vite passate, sta facendo il meglio che può ad ogni istante.
Ognuno agisce in base alla propria consapevolezza del momento.
Ricordiamoci sempre che siamo tutti qui per imparare. Teniamo a mente il motto:”non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”.
Di sicuro non piace a nessuno essere giudicato in continuazione. Purtroppo la nostra società ha questo schema ben radicato ma noi possiamo cambiarlo……basta volerlo!
All’inizio non sarà facile, visto che è uno schema che ci trasciniamo da quando eravamo piccoli, ma se ci osserviamo in continuazione e ci sforziamo un pochino, giorno per giorno, saremo in grado di smettere di giudicare.
Allora ci sentiremo piu’ leggeri e piu’ in pace con il mondo intero!
Ovviamente quanto detto sopra vale anche verso noi stessi: molto spesso noi siamo i nostri “giudici” piu’ accaniti, anche se a volte non ce ne rendiamo conto, ma basta fare mente locale per accorgersene.
Inoltre, quando giudichiamo gli altri, stiamo giudicando noi stessi: se facciamo un minimo di analisi (onestamente) ci renderemo ben presto conto che ciò che critichiamo negli altri è esattamente ciò che rifiutiamo di noi stessi; gli altri sono uno “specchio”, qualsiasi reazione emotiva nasconde un problema che si trova dentro di noi.
Lavoriamo quindi su di noi, invece di giudicare gli altri.
E non dimentichiamoci una cosa molto importante: il non giudizio e l’accettazione sono l’anticamera del perdono.